Bologna, 31 ottobre 2020 – La Ineos Grenadiers era arrivata con il chiaro obiettivo di vincere il Giro d’Italia con Geraint Thomas, partito da Palermo con i favori del pronostico. Una caduta lo ha tolto di mezzo e si pensava che il team dovesse dire addio al successo finale, puntando sulle vittorie di tappa parziali, invece nei momenti caldi Tao Geoghegan Hart si è fatto trovare pronto e con una buonissima condizione. Lui che avrebbe dovuto aiutare Thomas.
Da gregario capitano
A parlare è stato proprio il campione gallesse ai microfoni della Bbc, la sua caduta ha spalancato le porte al compagno: “E’ un giovane ciclista pieno di potenziale – le parole di Thomas – Era venuto al Giro per aiutarmi, poi la caduta ha cambiato tutto e lui ha colto l’opportunità facendosi trovare pronto nelle battute decisive. E’ stato fantastico per lui e per la squadra vederlo vincere”.
Ho fatto fatica a guardare il Giro
Ma per Thomas è stata dura guardare la corsa dopo essersi ritirato, il pensiero di poterla vincere è ancora nella sua mente così come quello di tornare un giorno al Giro: “Non mi sintonizzavo tutti i giorni, ho fatto fatica a guardare – ha ammesso – Mi sono comunque tenuto in contatto con i ragazzi e mandavo messaggi tutti i giorni. 2021? Penso al Tour e alle Olimpiadi, ma dovrò confrontarmi con la squadra, e anche il Giro è ancora nella mia mente dopo quello che è successo quest’anno”.
Leggi anche - Vuelta, Roglic torna in rosso